La crescente diffusione dell’attività sportiva, anche non a livello agonistico aumenta i rischi di traumi e lesioni all’apparato muscolo scheletrico.

Molti sono quelli che, anche solo per migliorare la propria efficienza fisica, frequentano palestre utilizzando macchinari e pesi che impegnano le spalle. Ma non è solo all’interno delle palestre che esistono rischi: anche chi pratica sport over head, dove il gesto atletico contempla ripetute elevazioni del braccio al di sopra del capo è esposto al pericolo di incidenti alla spalla.

La conoscenza dei meccanismi lesionali permette sia la “programmazione” neuromuscolare del gesto atletico in funzione dell’anatomia e biomeccanica della spalla, sia un programma di allenamento personalizzato per il soggetto sportivo anche in funzione della disciplina praticata.

Il ruolo dell’allenatore e del preparatore atletico, quindi, risulta fondamentale per evitare ciò che lo sportivo teme, il dolore, che costringe a spiacevoli riposi forzati.

Nel caso in cui questo avvenga, è il medico sportivo che valuta il problema e, avvalendosi della consulenza specialistica dell’ortopedico e del fisiatra, e questi dell’operato del fisioterapista, mira alla risoluzione del problema ed alla restituzione dello sportivo alla propria disciplina.

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