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“LA CARENZA MARZIALE: DIAGNOSI E TERAPIA”
Ruolo del Medico di Medicina Generale e confronto con lo specialista nella gestione del paziente con anemia sideropenica

Cooperativa Sociale Comegen

11/9/24

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11/9/24

Recenti indagini epidemiologiche hanno evidenziato diverse popolazioni a rischio di carenza marziale e anemia: gli adolescenti, le donne in età fertile, gli anziani, i pazienti con patologie croniche, tutte persone che afferiscono con frequenza agli ambulatori generalisti. L’anemia sideropenica costituisce un importante 

problema di salute pubblica, in termini di incidenza del fenomeno, in termini di decremento delle performance fisiche e psichiche dei soggetti che ne sono affetti, di morbilità e mortalità dei pazienti, di peggioramento della prognosi di malattie in comorbilità, ed in ultimo in termini di marcato incremento della spesa sanitaria per ricoveri prolungati e/o inappropriati.

A questo va aggiunto che la direttiva EMEA del 13 settembre 2013 e la successiva nota AIFA del 25 ottobre 2013, ha imponeva solo in ambito ospedaliero la somministrazione di farmaci contenenti ferro per via e.v., limitando fortemente le possibilità terapeutiche, domiciliari e negli ambulatori di Medicina Generale, delle forme carenziali più gravi, rendendo così necessaria l’individuazione di percorsi terapeutici alternativi al ricovero ospedaliero.


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