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L’epatite cronica C rappresenta un problema sanitario di livello nazionale, sebbene una stima precisa del numero di persone infette in Italia non sia disponibile per la carenza di studi epidemiologici rigorosi. E’ ben documentato un gradiente di prevalenza nord-sud, che colloca l’Italia meridionale tra le aree a più elevata prevalenza in Europa. Un nostro recente studio epidemiologico condotto in Campania ed in particolare nell’area metropolitana di Napoli indica una prevalenza di infezione attiva di circa il 2.3 % della popolazione generale adulta con un picco (8.2%) nelle fasce di età avanzata (60-70 anni), ed in relazione al livello socio-economico. Il 22 % dei pazienti positivi era inconsapevole di avere l’infezione.
In Campania la mortalità per cirrosi ed epatocarcinoma è più elevata della media italiana perché nei decenni tra gli anni 50 e 80 la non conoscenza della malattia e l’impiego estensivo di materiali sanitari non a perdere ha favorito la diffusione dell’infezione a larghi strati della popolazione. Si stima che oggi in Campania i soggetti portatori di infezione da HCV siano più di 100.000 e che l’infezione da HCV rappresenti la causa più importante di epatopatia, in quanto è riscontrabile nel 62% delle epatiti croniche e nel 73% degli epatocarcinomi.
La storia naturale della Infezione da HCV decorre per 10-30 anni senza sintomi e solo appropriati esami di laboratorio possono scoprire l’infezione.